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Commenti al testo di Sara Cristofori
Malinconia dolce *
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Elsa Paradiso
- 27/01/2015 07:04:00
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Gli antichi orologi si ricaricano, e il loro ticchettio tiene compagnia. Perché noi siamo anche il nostro passato, compresi i <se e i ma> che inevitabilmente si susseguono … Malinconica sì, ma tanto bella. Ciao, Sara
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Nando
- 27/01/2015 06:02:00
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Una bellissima poesia, Sara; prima e dopo i riflessi psicologici che, da lettore, preferisco lasciare fuori della porta (non sempre coincidono autobiografia e scrittura; e comunque occorre molta delicatezza e prudenza per parlarne da lettore - mi riferisco evidentemente al mio commentare). Credo che il poeta non cerchi la gioia, ma la Bellezza, e questa è insieme madre e figlia della gioia, però negli stessi modi lo è anche del dolore; direi che la Bellezza è un fiore che può sbocciare ovunque, perfino bucare il duro asfalto dellangoscia. La Bellezza è nella gioia come nel dolore, loro immanenza e trascendenza.
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lucia
- 26/01/2015 19:17:00
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È bellissima...soprattutto la chiusa. Sai evocare così intensamente la malinconia e quel cedere il passo all’inquietudine. Riconosco il sentire...la pelle sgrana ai tuoi versi e mi ritrovo molto nelle parole di Lorenzo...se riusciamo ad attraversare senza paura le nostre emozioni..soprattutto quelle che fanno male senza "stordimenti"...possiamo trovare il nostro lago di gioia...il nostro profondo benessere.
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Stefano Botti
- 26/01/2015 16:48:00
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Bisogna reagire e uscire subito dal fiume dell’angoscia, per non essere trasportati inevitabilmente, nel mare della depressione. Grazie Sara
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Silvia De Angelis
- 26/01/2015 14:05:00
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Qualche inquietudine serale, accentuata da un cielo senza il giusto riflesso darmonia... Buon inizio di settimana, Sara, silvia
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Lorenzo Mullon
- 26/01/2015 12:41:00
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certo che no, il nostro Sé è pura estasi ma hai voglia a raggiungerlo ci vogliono polmoni dacciaio e una predisposizione allapnea e alle grandi profondità ( questo nella mia esperienza, ovviamente . . . e non è un dogma )
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francesco innella
- 26/01/2015 12:22:00
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Rivivo le tue stesse sensazioni anchio sprofondo nellangoscia e poi risalgo e magari labbandono alle mie spalle e poi ci ricasco, in un gioco di luci e di ombre. Mi chedo ma questi stati hanno a che fare con noi, col nostro Io più profondo? Un saluto e un abbraccio
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Lorenzo Mullon
- 26/01/2015 11:48:00
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ma sì, va bene anche questo tremulo velo dangoscia anzi va benissimo se davvero riusciamo a sprofondare nellangoscia fino in fondo senza paura troveremo il lago della gioia
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